Un nuovo studio della NASA ha rilevato che, tra il 2010 - 2011 a causa della NINA che ha recuperato e ripreso il suo periodo di risalita ascendente, il livello globale dei mari è diminuito improvvisamente di 5 mm. Image credit: NASA/JPL - Caltech/CNES> immagine e didascalia completa |
Questa figura mostra le variazioni del livello globale medio del mare, misurate dai satelliti altimetrici del (NASA/CNES Topex/Poseidon e Jason-1, e del NASA/CNES/NOAA/EUMETSAT Jason-2) dal 1992 al 2012. I dati sono stati mediati in modo da tener conto delle variazioni a lungo termine su vasta scala, del livello del mare.
L'incremento medio annuo del livello del mare durante questo lasso di tempo, rappresentato dalla linea blu, è di 3,2 millimetri all'anno. Le modifiche apportate nell'immagine mostrano i volumi d'acqua sulla Terra dall'inizio del 2010 fino a metà del 2011. I Colori blu indicano un aumento della massa d'acqua sui continenti. Un nuovo studio della NASA mostra che la maggior parte della diminuzione del livello del mare nel 2010-11 [cerchio rosso] riguardava il trasporto della massa di acqua dall'Oceano verso i continenti (soprattutto in Australia, nel Nord nel Sud America e nel Sud-Est asiatico [frecce blu]). Mentre l'oceano "perdeva" l'acqua, i continenti hanno registrato un aumento a causa delle maggiori precipitazioni indotte dall Nina nel 2010/11. Verso la metà del 2012, il livello del mare a livello mondiale ha recuperato oltre 5 millimetri a causa delle piogge del 2010/11. Il satellite OSTM/Jason 2 è frutto di una collaborazione internazionale che è stata voluta allo scopo di aumentare le missioni satellitari tra la NASA e il CNES. La US National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) è responsabile per le operazioni satellitari e il JPL gestisce la missione per la NASA. L'elaborazione dei dati in corso è effettuata dal CNES, l'Organizzazione europea per lo sfruttamento dei satelliti meteorologici (EUMETSAT) e NOAA. Riferimento: Jet Propulsion Laboratory, Pasadena, California.
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