Sul continente, l’evapotraspirazione (l’acqua traspirata dagli esseri viventi), avviene grazie al Sole, distribuendo in tal modo il vapore nell’aria. Una piccola quantità d’acqua presente nell’atmosfera proviene dalla sublimazione, che è il passaggio dallo stato solido (costituito da ghiaccio, neve e brina), allo stato di vapore acqueo, saltando completamente la fase di fusione. Le correnti d’aria ascensionali sollevano il vapore nell’atmosfera dove la temperatura più bassa ne provoca la condensazione in gocccioline microscopiche che formano le nuvole.
I venti trasportano le nubi attraverso la troposfera, quando le particelle delle nubi collidono, si accrescono e cadendo dal cielo provocano la pioggia se la temperatura è sopra lo 0 termico. Diversamente, se la temperatura è inferiore allo 0 tra i 300/600 m. si forma la neve. La neve, nei climi più caldi, si scioglie con l’arrivo della primavera, e l’acqua di fusione defluisce a causa dello scioglimento delle nevi. Mentre gran parte delle precipitazioni si riversano nei mari, una parte cade sulle terre emerse, dove a causa della gravità, fluisce come ruscellamento superficiale. Parte del ruscellamento superficiale raggiunge i fiumi e si muove come flusso incanalato verso il mare, mentre parte di esso si accumula come acqua dolce nei laghi e nei fiumi. Non tutto il ruscellamento scorre sulla superficie, una determinata quantità viene assorbita nel terreno (infiltrazione) ed alimenta gli acquiferi (rocce saturate con acqua mobile che affiora in sorgenti) che immagazzinano enormi quantità di acqua dolce sotterranea per lunghi periodi di tempo. Parte dell’acqua sotterranea risulta presente in prossimità della superficie terrestre e può filtrare nuovamente in profondità o nel mare dove il ciclo termina per poi ricominciare. Fonte: U.S. Geological Survey - Ciclo dell'Acqua - U.S. Geological Survey: The Water Cycle, a Quick Summary
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