The Moon and Earth's atmosphereISS030-E-031275 (8 Jan. 2012) --- L'Atmosfera terrestre vista dalla International Space Station |
L'effetto Tyndall crea su questo stagno un'atmosfera suggestiva |
Osservando il Sole al tramonto, vediamo i colori rosso e arancione perché la luce blu si è dispersa nell'aria allontandosi dalla nostra vista. La luce bianca del Sole è una miscela composta da tutti i colori dell'arcobaleno. Ciò è stato dimostrato da Isaac Newton, che ha usato un prisma per separare i diversi colori formando uno spettro. I colori della luce si distinguono per le diverse lunghezze d'onda. La parte visibile dello spettro varia dalla luce rossa con una lunghezza d'onda di circa 720 nm, al violetto con una lunghezza d'onda di circa 380 nm, con l' arancione, il giallo, il verde, il blu e l' indaco in mezzo. I tre diversi tipi di recettori del colore nella retina dell'occhio umano rispondono maggiormente al rosso, al verde e alla lunghezza d'onda del blu, dandoci la nostra visione dei colori. Effetto Tyndall:
La prima documentazione fornita sul colore del cielo è stata una foto scattata da John Tyndall nel 1859. Egli scoprì che quando la luce passava attraverso un liquido chiaro formato da minuscole particelle in sospensione, le lunghezze d'onda del colore blu più corte risultavano maggiori rispetto alle lunghezze d'onda del rosso. Questo può essere dimostrato facendo attraversare da un fascio di luce bianca, un serbatoio contenente acqua miscelata con un po di latte o sapone, lateralmente, sarà possibile vedere un fascio di luce blu che si disperde, ma la luce che si osserva direttamente dopo che ha attraversato il serbatoio assumerà un colore rosso. La polarizzazione della luce diffusa può essere dimostrata utilizzando un filtro di luce polarizzata, dove si potrà osservare il colore blu.
Questo fenomeno è chiamato 'effetto Tyndall', ma ai fisici è più comunemente noto come 'Rayleigh scattering', perché fu Lord Rayleigh che lo studiò nel dettaglio qualche anno più tardi dimostrano che la quantità di luce diffusa era inversamente proporzionale alla quarta potenza della lunghezza d'onda delle particelle sufficientemente piccole. Ne consegue che la luce blu è diffusa più di luce rossa di un fattore (700/400) = 4 ~ 10. Riferimento: University of California: Why The Sky is Blue ?
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