Moeraki Boulders New Zealand |
Karsten Sperling, http://spiff.de/photo |
Foto di William M. Connoley |
La struttura principale dei massi ha iniziato a formarsi nel fango situato in prossimità del fondale marino. Questo è dimostrato da studi effettuati sulla loro composizione, in particolare dal contenuto di magnesio e di ferro, dagli isotopi stabili di ossigeno e di carbonio. La relativa forma sferica indica che la quantità di calcio era maggiore rispetto al contenuto di acqua.
I massi più grandi, che misurano 2 metri (6,6 piedi) di diametro, secondo una stima, hanno impiegato tra i 4,5 - 5,5 milioni di anni per aumentare di dimensione, contemporaneamente, sopra queste pietre si accumulavano dai 10 ai 50 metri (da 33 a 165 piedi) di fango. In seguito si formarono le concrezioni, le grandi crepe note come septaria. Dopodiché della calcite marrone, calcite gialla, piccole quantità di dolomite e quarzo riempirono progressivamente queste crepe quando il calo del livello del mare permise all'acqua freatica di attraversare il fango indurito che ora le avvolge.
Bibliografia: Boles, J.R., C.A. Landis, and P. Dale, 1985, The Moeraki Boulders; anatomy of some septarian concretions, Journal of Sedimentary Petrology, vol. 55, n. 3, p. 398-406 | Forsyth, P.J., and G. Coates, 1992, The Moeraki boulders. Institute of Geological & Nuclear Sciences, Information Series no. 1, (Lower Hutt, New Zealand) | Thyne, G.D., and J.R. Boles, 1989, Isotopic evidence for origin of the Moeraki septarian concretions, New Zealand, Journal of Sedimentary Petrology. v. 59, n. 2, p. 272-279. | Pearson, M.J., and C.S. Nelson, 2005, Organic geochemistry and stable isotope composition of New Zealand carbonate concretions and calcite fracture fills, New Zealand Journal of Geology & Geophysics. v. 48, p. 395-414.
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