sabato 19 gennaio 2013

Descritti nuovi fossili di enigmatici organismi che proliferavano i fondali marini 520 milioni di anni fa

Credit: Zhifei Zhang et al., Scientific Reports
Alcuni nuovi reperti fossili, descritti in una sintesi su ScienceNOW, rivelano l'esistenza di un enigmatico abitante del fondo marino di dimensioni notevolmente maggiori rispetto agli attuali 'parenti'.
Il Tylodes Cotyledion aveva un corpo a forma di calice al cui interno vi era l'intestino a forma di U (il fossile a sinistra, le frecce indicano il flusso di cibo), questo animale trascorrreva la sua vita ancorato al fondo marino insieme ad altri oggetti solidi, come ad esempio gli esoscheletri di trilobiti (rappresentazione dell'artista a destra). Tylodes C. è stato descritto nel 1999 sulla base di un paio di frammenti fossili dissotterrati dalle rocce di 520 milioni di anni recuperati nel sud della Cina. In precedenza, alcuni scienziati suggerirono che le creature tentacolari fossero i cnidari, un gruppo che include le meduse. Ma le analisi di centinaia di esemplari di nuovi fossil ben conservati estratti dalle stesse rocce, rilevano che gli animali appartengono a un gruppo chiamato entoprocts; delle creature acquatiche che si inseriscono nei fondali sottomarini e filtrano il cibo che si muove nell'acqua a causa delle correnti. I fossili più antichi indiscussi di entoprocts hanno meno di un terzo dell'età dei tylodes C., quindi, i nuovi fossili anticipano l'origine del lignaggio degli entoproct fino alla cosiddetta esplosione del Cambriano, un intervallo in cui la vita si diversificò molto rapidamente producendo la maggior parte degli antenati che proliferano attualmente. C. tylodes, che misurava tra gli 8 e 56 millimetri di altezza, sminuisce il suo parente moderno, che in genere varia tra 0,1 e 7 millimetri. Inoltre, a differenza degli attuali antenati, gli entoprocts, il tylodes C. era coperto da una specie di armatura, caratteristica distintiva degli scalelike chiamati scleriti; un particolare, dicono gli scienziati, che suggerisce che l'armatura probabilmente era più comune tra gli entoprocts ancestrali di quanto fosse stato precedentemente rilevato. RiferimentoNature: "A sclerite-bearing stem group entoproct from the early Cambrian and its implications" Scientific Reports - Volume: 3, Articl number: 1066 DOI: doi:10.1038/srep01066.

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