lunedì 22 aprile 2013

Un gruppo di 78 ricercatori appartenenti a 60 differenti istituti scientifici riconferma il grafico dell'Hockey Stick

Fig 1. L'immagine mostra le 7 macro-regioni analizzate su scala continentale utilizzate dallo studio PAGES 2K Network. I grafici a torta rappresentano la frazione delle tipologie dei dati proxy utilizzati per ogni ricostruzione regionale.
• L'Artico, Europa, Antartide e tutte le ricostruzioni di temperatura coprono circa 2.000 anni;
• L'Asia, Sud America e le ricostruzioni dell'Australasia coprono gli ultimi 1.000-1.200 anni;
• La regione del Nord America include le ricostruzioni decennali delle temperature ricavate dagli anelli degli alberi sulla base di 800 anni, e l'altra (verde) rappresenta una ricostruzione ricavata dall'analisi dei pollini sulla base di 1.640 anni con risoluzione di 30 anni
Fig 2. a) Il grafico mostra le ricostruzioni delle medie di temperatura registrate nell'arco di 30 anni nell'Emisfero Nord, rispetto al periodo di riferimento 1961-1990. b) media delle temperature registrate nell'arco di 30 anni standardizzate alla media delle sette regioni su scala continentale. I simboli blu sono le medie ponderate riferite alla zona, e le barre mostrano le percentili non ponderate 25 ° e 75 °, che servono per illustrare la variabilità tra le regioni; le scatole nere aperte sono mediane non ponderate. La linea rossa è la media della temperatura annua globale registrata nell'arco di 30 anni rilevata dal HadCRUT4 rispetto alle serie temporali 1961-1990, che sono riportate in scala in base ai valori standardizzati nel periodo strumentale.
La 2k network ha pubblicato un documento importante su Nature Geoscience dal titolo "Continental-scale temperature variability during the past two millennia", in cui hanno contribuito, come co-autori, 78 ricercatori appartenenti a 60 istituzioni scientifiche, indipendenti, riconosciute a livello mondiale.

L'analisi combina i record rilevati dagli anelli degli alberi, dal polline, dai coralli lacustri e marini, dai sedimenti, dalle carote di ghiaccio, dalle stalagmiti e dai documenti storici realitivi alle 511 sedi di sette regioni su scala continentale per ricostruire gli ultimi cambiamenti di temperatura della superficie terrestre avvenuti nel corso degli ultimi 2.000 anni.
I due risultati principali affermano che, le attuali temperature terrestri superficiali sono più elevate rispetto agli ultimi 1400 anni (come mostra la forma della 'mazza da hockey' nella Fig.2, e che, mentre il Periodo Caldo Medievale (MWP) e la Piccola Era Glaciale (LIA) sono episodi ben visibili nella loro ricostruzione, non erano sincronizzati con gli altri eventi verificatisi a livello globale. Complessivamente, l'imponente studio di 2K N fornisce la migliore ricostruzione complessiva delle variazioni di temperatura superficiali locali e globali degli ultimi 1.000-2.000 anni. Come illustrato nella Fig.2, i risultati complessivi sono ampiamente coerenti con le precedenti ricostruzioni millenarie della temperatura effettuate da, Mann et al. (2008), Ljungkvist (2010), Moberg et al. (2005), e Hegerl et al. (2006).
L'analisi, ha evidenziato che nel corso degli ultimi 2.000 anni, fino a 100 anni fa, si é riscontrata una tendenza a lungo termine al raffreddamento del Pianeta. C'é stato un 'Periodo Caldo Medievale', ma le regioni si sono riscaldate in tempi differenti, e le temperature globali della superficie terrestre risultavano più calde alla fine del 20° secolo rispetto al picco del MWP. La tendenza al raffreddamento dei 2000 anni è stata cancellata dal riscaldamento che si é rilevato dal secolo scorso e dalle emissioni dei gas a effetto serra di natura antropica. E' possibile consultare ulteriori dettagli sui siti 2k network FAQ, RealClimate e Carbon Brief.


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