giovedì 28 febbraio 2013

Gli ultimi dati dello strumento Aquarius della NASA sulla salinità degli oceani

Immagine della: NASA/GSFC/JPL-Caltech.
L'animazione mostra il lavoro realizzato da Aquarius eseguito dal 25 agosto al settembre 2011. Immagine ad alta risoluzione
 Immagine del: NASA/GSFC /JPL-Caltech, ottenuta elaborando gli ultimi dati acquisiti da Aquarius, rilevati dal dicembre 2011 fino al dicembre 2012
La NASA ha pubblicato i dati completi, acquisiti nell'arco dell'ultimo anno, sui livelli di salinità presenti nella superficie dell'oceano tramite lo strumento Aquarius, ubicato a bordo del veicolo spaziale della Aquarius/SAC-D, relativi al periodo che va dal dicembre 2011 fino al dicembre 2012.
Il Colore rosso rappresenta le aree di elevata salinità, mentre la tonalità blu mostra le aree di salinità inferiore. La caratteristica principale che viene evidenziata attraverso le rilevazioni, é rappresentata dalla presenza di una vasta area con elevati livelli di salinità localizzata nell'Atlantico del Nord. Questa zona, risulta la più salata tra tutti i mari aperti, analoga alle dimensioni dei deserti esistenti sulla Terra, dove si verificano scarse precipitazioni e una maggiore evaporazione delle acque dei bacini idrologici. La missione Acquarius è stata realizzata per misurare la salinità superficiale degli oceani e fornirà una visione globale della variabilità di salinità necessaria per lo studio del clima, questo parametro è fondamentale per comprendere la circolazione dell'acqua e lo scambio fra gli oceani la Terra e l'atmosfera. La missione é il risultato di una collaborazione tra la NASA e l'Agenzia Spaziale Argentina (Comisión Nacional de Actividades Espaciales). Riferimento: NASA'S Aquarius Sees Salty Shift.

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