giovedì 21 febbraio 2013

L'eruzione dell'Etna vista dall'Advanced Terra Imager (ALI) della NASA

NASA Earth Observatory image by Jesse Allen and Robert Simmon, using EO-1 ALI data from the NASA EO-1 team. Caption by Robert Simmon.
Dopo dieci mesi di quiete apparente, il vulcano Etna il 19 e il 20 febbraio 2013 ha eruttato con tre differenti esplosioni suddivise nell'arco di 36 ore.
Secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ogni esplosione, o parossismo, é stata caratterizzata da "emissioni di colate di fango, flussi piroclastici, lahars, e nubi di cenere". L'Advanced Terra Imager (ALI) ubicato sul satellite Earth Observing-1 (EO-1) ha catturato questa immagine il 19 febbraio alle 09:59, ora dell'Europa centrale, circa 3 ore dopo la fine del parossismo. Il falso-colore combina le onde corte a infrarossi, che sono vicino all'infrarosso, in modo da contraddistinguere la lava fresca, la neve, le nubi, e la foresta.

La lava fresca, fuoriuscita diverse ore prima, è di colore rosso vivo, la superficie calda emette energia sufficiente per saturare i rivelatori di onde corte a infrarossi dello strumento. La neve è di colore azzurro, in quanto assorbe la luce dei raggi infrarossi ad onde corte, ma riflette il vicino infrarosso e il verde. Le nubi caratterizzate da goccioline d'acqua (non cristalli di ghiaccio) riflettono tutte e tre le lunghezze d'onda della luce allo stesso modo, e sono di colore bianco. La foresta e l'altra vegetazione riflettono più intensamente le onde vicine all' infrarosso rispetto alle onde corte a infrarossi per cui appaiono verdi. Le aree di color grigio scuro rappresentano degli antichi flussi di lava, che vanno da 30 fino a 350 anni fa. Riferimento: NASA Earth Observatory - Mount Etna Bolis Over.

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