martedì 5 febbraio 2013

L'attività solare è in costante diminuzione, si avvicina un altro Minimo di Maunder ?


Il Minimo di Maunder in un grafico che riporta la storia di 400 anni del numero di macchie solari. Riferimento: http://science.nasa.gov/ssl/pad/solar/images/ssn_yearly.jpg
TSI (Irradianza Solare Totale). La TSI dal 1880 al 1978 da Solanki. TSI dal 1979 al 2009 dal Physikalisch-Meteorologisches Observatorium Davos (PMOD).
Didascalie della Figura 4 A: Rapporto di macchie solari osservate rispetto a quelle attese dal F10.7, flusso solare sulle microonde. B: Rapporto di macchie solari osservate rispetto a quelle attese generate dal campo magnetico totale
C: Intensità del punto più scuro della macchie solari rispetto alla fotosfera che circonda l'esterno della macchia stessa [quando é uguale a uno, il punto non è visibile]
D: Il numero di macchie solari per ogni gruppo di macchie
E: Il campo magnetico del punto più scuro delle macchie solari
F: La percentuale dei piccoli gruppi di macchie solari realtiva a tutti i gruppi
G: modulazione dell' intensità dei raggi cosmici
H: Il flash rosso della cromosfera visto dall' eclissi
I: Le code della grande cometa del 1680.
Secondi i dati che abbiamo a disposizione (Hathaway/NASA/MSFC), il Sole dopo il picco previsto per il 2013 proseguirà con una riduzione di attività solare, superando record che non si misuravano dai tempi del famoso Minimo di Maunder.

 Il Dr. Leif Svalgaard (scienziato solare, astronomo) ci fornisce una sua spiegazione. Il minimo di Maunder è un esempio di una riduzione dell'attività Solare. L'attività solare modula il numero dei raggi cosmici galattici che raggiungono l'interno del sistema solare e della Terra. I valori degli isotopi radioattivi determinati dal bombardamento dei raggi cosmici verso l'atmosfera terrestre che sono stati registrati nelle carote di ghiaccio e negli anelli degli alberi suggeriscono che periodi di Minimo Solare si verificano irregolarmente senza alcuna periodicità stabilità, per cui è non è chiaro se siamo in prossimità di un nuovo minimo. Inoltre, l'attività solare è variata con un ciclo apparente di 100 anni negli ultimi 300 anni, con un ridotto numero di macchie solari riscontrate all'inizio di ogni secolo. Ad esempio, l'attività solare in questo momento nel ciclo solare 24, è uguale a quella del ciclo 14 di circa un secolo fa, da quando, dopo il 1756, le stime disponibili divennero ragionevolmente affidabili.
Non conosciamo la causa che determina il prolungamento di questi cicli, per cui risulta difficile effettuarne una previsione. La scienza attualmente, può prevedere un ciclo in anticipo con una certa sicurezza, sulla base delle osservazioni effettuate in relazione alla forza del campo magnetico solare rilevato ai poli, come é avvenuto per il ciclo 24 attuale che é stato previsto con un certo successo. Se osserviamo i dati precedenti, possiamo affermare che i cicli successivi potrebbero essere ridotti, ma questa non risulta una previsione, solo una supposizione. Il Minimo di Maunder fu un lungo periodo [1645-1715], in cui si riscontrarono un esiguo numero di  macchie solari. D'altra parte, i campioni di ghiaccio mostrano che la modulazione solare dei raggi cosmici, su una scala di tempo relativa al ciclo undecennale, proseguì durante il periodo del Grande Minimo. L'attività solare non si arresta mai, in quanto persiste costantemente un significativo campo magnetico, e l'intervento indiretto del Sole svolge sempre e comunque la sua azione modulante sui raggi cosmici, come si é osservato nelle code lasciate dalle comete in quel periodo. Ciò suggerisce che il Grande Minimo rappresenta una fase in cui l'attività solare si comporta qualitativamente in modo diverso rispetto all'attività che si riscontra in un normale ciclo. Gli scienziati di solito, sono molto conservatori e hanno una visione ridotta di tali speculazioni che coinvolgono condizioni 'insolite'. D'altra parte, alcune indicazioni suggeriscono che il Sole, probabilmente, sta entrano in un diverso 'regime' caratterizzato da un numero ridotto di macchie solari visibili in proporzione a una determinata quantità di flusso magnetico totale. Negli ultimi dieci anni il numero di macchie solari è in costante diminuzione rispetto a quello che ci aspettavamo dalle osservazioni del flusso magnetico, il flusso a microonde F10.7, il flusso ultravioletto, e anche l'Irradianza Solare Totale. Il numero di macchie per regione attiva e il numero di piccole macchie stanno generalmente diminuendo. Il campo magnetico generato dalle macchie solari è in calo, la temperatura delle macchie é in aumento, e le loro dimensioni si stanno progressivamente riducendo. Tutte queste indicazioni risultano senza precedenti considerando i record solari degli ultimi cicli osservati, e non abbiamo una spiegazione esaustiva che chiarisca questo. Se questa tendenza dovesse continuare, possiamo affermare che vi sarà un' altro Grande Minimo  [in tal caso, avremmo già un nome per questo: "Il Minimo di Eddy" - fu lo scienziato Jack Eddy che  richiamò l'attenzione sull'importanza del Grande Minimo in una famosa pubblicazione del 1976]. Le macchie solari si formano con l'unione o la compattazione di tanti piccoli elementi magnetici presenti nelle regioni più forti, e interferendo con il trasporto di calore che proviene dagli strati più profondi raffreddano efficacemente la fotosfera rendendo la regione più 'oscura' delle macchie solari, in realtà è solo più scura rispetto all'ambiente circostante. Quindi, una ipotesi potrebbe essere che il Minimo di Maunder non é stato causato da un grave deficit del flusso magnetico, ma da una diminuzione dell'efficienza del processo di compattazione dei campi magnetici nelle macchie visibili. Questo potrebbe essere quello che sta avvenendo attualmente. Se così fosse, siamo in presenza di nuovi elementi di studio inerenti alla fisica solare che dovremmo apprendere, ciò renderà questa materia più emozionante, e non dobbiamo rifuggire da questo!   Spiegazione fornita dal Dr. Leif Svalgaard - Original Article: NASA Solar Dynamics Observatory (Little SDO) Interview Dr. Leif Svalgaard

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