Variazioni dell'immagazzinamento di acqua espresse in millimetri, nei bacini idrografici del Tigri e dell'Eufrate misurate dai satelliti: Gravity Recovery Experiment della NASA e dal Climate Experiment (GRACE), rilevate da gennaio 2003 a dicembre 2009. Fonte: NASA/UC Irvine/NCAR, immagine ad alta risoluzione. |
Gli scienziati dell' University of California, di Irvine, del NASA Goddard Space Flight Center di Greenbelt, nel Maryland, e il National Center for Atmospheric Research a Boulder del Colorado, hanno rilevato che nell'arco di sette anni a partire dal 2003, i bacini idrografici della Turchia, della Siria, dell'Iraq e dell'Iran lungo il Tigri e l'Eufrate hanno perso in totale 144 chilometri cubi di acqua dolce. Che corrisponde quasi alla quantità di acqua del Mar Morto. I ricercatori attribuiscono circa il 60 per cento della perdita al pompaggio delle acque dai bacini sotterranei. Lo studio, che sarà pubblicato Venerdì 15 febbraio nel 'Water Resources Research Journal', é il risultato completo di una delle prime valutazioni idrologiche di tutta la regione occidentale dell'Iran tra il Tigri e l'Eufrate. I dati satellitari, come quelli del Gravity Recovery della NASA, gemello del Climate Experiment (GRACE), sono essenziali in quanto risulta assai difficile rilevare determinate misurazioni da terra. GRACE fornisce un quadro globale delle tendenze inerenti ai depositi d'acqua immagazzinati che hanno un valore inestimabile soprattutto quando le osservazioni idrologiche non sono raccolte o condivise oltre i confini politici. Jay Famiglietti, il principale ricercatore dello studio, idrologo e docente all'Università della California di Irvine afferma: "I dati di GRACE mostrano un allarmante tasso di diminuzione delle riserve idriche totali dei bacini idrografici del Tigri e dell'Eufrate, che attualmente hanno il secondo maggior tasso di perdita d'immagazzinamento delle acque sotterranee sulla Terra, dopo l'India,". "Il tasso è stato particolarmente incisivo in seguito alla siccità del 2007. Nel frattempo, la domanda di acqua dolce continua ad aumentare, e la regione non coordina adeguatamente la gestione dell'acqua a causa delle diverse interpretazioni delle leggi internazionali". Famiglietti ha detto che all'interno di una data regione, la riduzione o l'aumento delle risorse idriche alterano la massa della Terra, influenzando l'attrazione gravitazionale locale. Tramite le rilevazioni della gravità locale effettuate periodicamente da GRACE, é possibile sapere quando e come variano le quantità d'acqua dei bacini idrografici nel corso del tempo. Secondo Famiglietti, "GRACE è l'unica soluzione concreta che possediamo attualmente per stimare dallo spazio i cambiamenti di stoccaggio delle acque sotterranee". Il gruppo ha calcolato che circa un quinto delle perdite d'acqua osservate sono il risultato di un'inaridimento del suolo e della riduzione del manto nevoso, dovuto in parte alla siccità avvenuta nel 2007. La perdita d'acqua dei laghi e dei bacini rappresentavano circa un quinto. La maggior parte della dissipazione dei bacini d'acqua - circa 90 chilometri cubi - è dovuta alla riduzione delle acque sotterranee." Famiglietti sostiene che c'é abbastanza acqua per soddisfare le esigenze annuali per più di cento milioni di persone che vivono nella regione, a seconda delle abitudini locali dell'uso di acqua e della disponibilità". Quando la siccità riduce l'approvvigionamento di acqua sulla superficie, viene utilizzata l'acqua delle falde sotterranee. Per esempio, a causa della siccità del 2007, il governo iracheno perforò il terreno scavando circa 1.000 pozzi per soddisfare le esigenze della popolazione." La gestione delle risorse idriche è una questione complessa in Medio Oriente - un settore che già si occupa di risorse idriche limitate per cui le parti interessate entrano facilmente in competizione", ha detto Kate Voss, autore principale dello studio e ricercatore che lavora con l'Università della California, che collabora con il Centro idrologico per la Modellazione con sede a Irvine, che dirige Famiglietti. "Il Medio Oriente semplicemente non ha l'acqua, e rappresenta quella parte del mondo in cui si sono verificate meno piogge a causa del cambiamento climatico", afferma Famiglietti. "Queste zone aride sono sempre più asciutte. Nel Medio Oriente e nelle altre regioni aride del mondo vi è la necessità di gestire le risorse idriche disponibili nel miglior modo possibile. "Matt Rodell co-autore dello studio ha aggiunto che dobbiamo ricordare che il prelievo delle acque sotterranee in alcune parti degli Stati Uniti, é insostenibile." Le acque sotterranee sono come il vostro conto di risparmio", ha detto Rodell. "Fino a quando sono alimentate dall'acqua piovana va tutto bene, ma quando nella zona non c'é acqua a causa della carenza di precipitazioni questo rappresenta un problema serio." NASA Satellites Finds Freshwater Losses in Middle East.
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