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Riproduzione delle alluvioni storiche (linea nera) e simulazioni degli scenari futuri (linee colorate) |
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Variazione delle proiezioni stimate dei danni arrecati dalle esondazioni dei fiumi, con un periodo di ritorno di 100 anni tra il 2071-2100 e il 1961-1990. Riferimento: European Environment Agency, "Projected change in damage of river floods with a 100-year return period between 2071-2100 and 1961-1990". |
Secondo uno studio pubblicato su Nature Climate Change nell'Aprile 2015 "Anthropogenic contribution to global occurrence of heavy-precipitation and high-temperature extremes", il 18 per cento di tutte le precipitazioni eccezionalmente intense e il 75 per cento delle ondate di calore che si verificano oggi sono attribuibili al riscaldamento globale di natura antropica. Ma se l'aumento delle temperature raggiungesse i 2 °C, l'uomo inciderebbe sugli eventi alluvionali estremi fino al 40 per cento. Un clima più caldo potrebbe aumentare il rischio di alluvioni
(1). Finora, solo pochi
studi (2, 3) hanno effettuato delle proiezioni sui
cambiamenti inerenti alle
inondazioni che si verificheranno su
scala globale.
Nessuno di questi si
è avvalso di modelli climatici.
Alcuni studi realizzati a livello mondiale (4, 5) hanno iniziato a stimare l'esposizione alle
inondazioni (popolazioni in aree potenzialmente inondabili) p
er un monitoraggio del rischio, senza considerare il futuro aumento delle temperature. Questa pubblicazione,
"Global flood risk under climate change" apparsa su
Nature nel giugno del 2013, valuta
il rischio delle inondazioni che si potrebbero verificare su scala globale entro la fine di questo secolo sulla base dei risultati ottenuti tramite 11 modelli climatici.
Un modello di studio è stato impiegato per calcolare la
portata dei fiumi e l'eventuale area di inondazione (6).
Un insieme di proiezioni realizzate valutando un tipo specifico di scenario
(7),
dimostra un notevole
aumento della frequenza delle inondazioni nel Sud Est asiatico,
India peninsulare,
Africa o
rientale e nella zona centro-
settentrionale delle Ande,
con una
piccola incertezza nella direzione del cambiamento.
In alcune aree del mondo,
tuttavia, la frequenza
delle inondazioni dovrebbe diminuire.
Un altro modello
di proiezioni (7), rivela che l'esposizione globale alle
inondazioni aumenterebbe a seconda del grado di riscaldamento,
ma la variabilità interannuale della esposizione può comportare la necessità di un adattamento prima di un riscaldamento significativo.
Bibliografia:
1. IPCC Managing the Risks of Extreme Events and Disasters to Advance Climate Change Adaptation (eds Field, C. B. et al.) (Cambridge Univ. Press, 2012).
2. Milly, P., Wetherald, R., Dunne, K. & Delworth, T. Increasing risk of great floods in a changing climate. Nature 415, 514–517 (2002). CAS
ISI
PubMed
Article
3. Hirabayashi, Y., Kanae, S., Emori, S., Oki, T. & Kimoto, M. Global projections of changing risks of floods and droughts in a changing climate. Hydrol. Sci. J. 53, 754–772 (2008). Article
4. Jongman, B., Ward, P. J. & Aerts, J. C. J. H. Global exposure to river and coastal flooding: Long term trends and changes. Glob. Environ. Change 22, 823–835 (2012). Article
5. Peduzzi, P., Dao, H., Herold, C. & Mouton, F. Assessing global exposure and vulnerability towards natural hazards: The Disaster Risk Index. Nat. Hazards Earth Syst. Sci. 9, 1149–1159 (2009). ADS
Article
6. Yamazaki, D., Kanae, S., Kim, H. & Oki, T. A physically based description of floodplain inundation dynamics in a global river routing model. Wat. Resour. Res. 47, W04501 (2011). ADS
Article
7. Van Vuuren, D. et al. The representative concentration pathways: an overview. Climatic Change 109, 5–31 (2011).
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