lunedì 24 giugno 2013

Evoluzione dello pterosauro Caulkicephalus trimicrodon

Lo sharovitterige (gen.Sharovipteryx) era un rettile vissuto in Russia nel Triassico, 210 milioni di anni fa. Il suo nome significa "ala di Sharov", in onore al paleontologo Aleksandr Grigorevich Sharov che trovò per primo i fossili di questo piccolo ma bizzarro animale. Lungo poco più di una mano, questo rettile fin dal suo ritrovamento ha suscitato scalpore per la sua straordinaria caratteristica: quattro "ali" di cui le posteriori molto grandi, a differenza delle anteriori che erano invece molto piccole. A causa della somiglianza con essi, spesso viene indicato come un antenato degli pterosauri, ma ciò è ancora sotto discussione. Comunque sia, si doveva comportare in maniera molto simile al più noto Microraptor, anch'esso munito di quattro "ali": posandosi sull'estremità di un ramo, aspettava che un insetto passasse per poi inseguirlo planando fino a terra. Una volta terminato il pasto, usava gli artigli delle zampe per scalare un altro albero e ripetere la stessa procedura, fino a quando si fosse saziato. Riferimento: Wikipedia

Evolution of Caulkicephalus trimicrodon di Michael Keesey su Flickr 
Il caulkicefalo (Caulkicephalus trimicrodon) era un rettile volante appartenente agli pterosauri. Visse nel Cretaceo inferiore (circa 120 milioni di anni fa) e i suoi resti sono stati ritrovati in Inghilterra.
Questo pterosauro è conosciuto principalmente per i resti di un cranio dall'aspetto curioso, vagamente simile a quello del ben noto Pteranodon. La parte posteriore del cranio era ornata da una cresta lunga e stretta, vagamente incurvata verso l'alto, mentre la parte anteriore era allargata a formare un muso irto di grandi denti acuminati. Sia la mandibola che la mascella erano dotate, nelle rispettive parti anteriori, di strutture simili a carene, sottili e allungate. Nonostante gli scarsi resti fossili, tramite comparazioni con animali simili i paleontologi sono riusciti a stabilire che il caulkicefalo aveva un'apertura alare di circa 5 metri. Le caratteristiche del cranio di questo pterosauro hanno permesso ai paleontologi di stabilire che il caulkicefalo era un rappresentante degli anangueridi (Anhangueridae), un gruppo di pterosauri piuttosto evoluti dotati di carene sul muso, caratteristici del Cretaceo inferiore. In particolare, l'aspetto del caulkicefalo doveva essere abbastanza simile a quello di Liaoningopterus della Cina, e forse di Ludodactylus del Brasile. Il nome Caulkicephalus deriva dalla parola Caulk, designata per indicare gli abitanti dell'isola di Wight, dove sono stati ritrovati i resti fossili. L'epiteto specifico, trimicrodon, significa “tre piccoli denti”. È probabile che il caulkicefalo fosse un attivo predatore che si nutriva di pesci: la conformazione del cranio doveva essere particolarmente aerodinamica e poteva essere utile quando l'animale tuffava la testa nell'acqua alla ricerca di prede, che venivano poi trattenute grazie ai lunghi denti anteriori. Bibliografia: Steel, L., Martill, D.M., Unwin, D.M. and Winch, J. D. (2005). A new pterodactyloid pterosaur from the Wessex Formation (Lower Cretaceous) of the Isle of Wight, England. Cretaceous Research, 26, 686-698.

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