Proiezioni degli impatti causati dai cambiamenti climatici nelle principali regioni d'Europa. Riferimento: European Environmental Agency - Key observed and projected climate change and impacts for the main regions in Europe. |
Questa mappa mostra i danni e i decessi causati dalle inondazioni e dalle frane verificatesi in determinate zone d'Europa nel Giugno 2013. |
Le simulazioni che rappresentano un periodo di 140 anni dimostrano che il riscaldamento causato dall'anidride carbonica cambierà la frequenza delle precipitazioni. Le regioni del pianeta in cui non si avranno precipitazioni sono colorate in marrone, quelle con precipitazioni moderate in nocciola chiaro, infine quelle con precipitaioni intense sono evidenziate in blu. Riferimento: NASA Goddard Space Flight Center Scientific - Visualization Studio. Riferimento e video: NASA Study Projects Warming-Driven Changes in Global Rainfall. |
Le analisi delle simulazioni al computer realizzate da 14 modelli climatici indicano che le regioni umide del mondo, come l'Oceano Pacifico Equatoriale e le Regioni Monsoniche Asiatiche, avranno intensi aumenti di precipitazioni a causa del riscaldamento derivante dal previsto incremento dei livelli di anidride carbonica. Le aree geografiche aride distanti dai tropici e le altre regioni con precipitazioni moderate potrebbero diventare più secche. L'analisi fornisce una nuova valutazione degli impatti del riscaldamento globale sulle precipitazioni in tutto il mondo. Lo studio è stato pubblicato su Geophysical Research Letters. William Lau della NASA Goddard Space Flight Center di Greenbelt, nel Maryland, autore principale dello studio afferma che: "Il riscaldamento dovuto all'azione dell'anidride carbonica indotta, modifica il ciclo globale dell'acqua a causa di una maggiore umidità, determinando un intenso aumento delle pioggie, riducendo le precipitazioni moderate e prolungando la siccità in alcune regioni". Le proiezioni effettuate dai modelli stabiliscono che per ogni grado Fahrenheit (-17.22 °Celsius) di diossido di carbonio da riscaldamento indotto, le precipitazioni intense aumenteranno globalmente del 3,9 per cento, e la pioggia, sempre su scala globale, dell'uno per cento. Tuttavia, non é previsto un cambiamento significativo inerente alle precipitazioni globali, poiché le precipitazioni moderate diminuiranno globalmente del 1,4 per cento. Per intense precipitazioni, intendiamo per definizione, una media maggiore di circa 0,35 pollici (9 mm) al giorno. Le precipitazioni moderate, sono intese per definizione, una media tra circa 0,04-0,09 pollici (1-225 cm) al giorno. Le proiezioni dei modelli indicano che l'aumento più significativo delle precipitazioni si riscontrerà nelle zone tropicali di tutto l'equatore, in particolare nell'Oceano Pacifico e nelle Regioni Monsoniche Asiatiche, ciò si potrà osservare anche in determinate regioni al di fuori dei tropici. I modelli elaborati dalla NASA inoltre determinano che per ogni grado Fahrenheit di riscaldamento, aumenterà globalmente del 2,6 per cento la durata dei periodi senza precipitazioni. Le aree dell'Emisfero settentrionale con una maggiore probabilità di essere colpite, includono i deserti e le regioni aride del sud-ovest degli Stati Uniti, Messico, Nord Africa, Medio Oriente, Pakistan e Cina nord-occidentale. Nel sud del mondo, la siccità sarà più probabile in Sud Africa, l'Australia nord-occidentale, la zona costiera, l'America centrale e il nord-est del Brasile. Secondo Lau: "Grandi cambiamenti delle precipitazioni moderate, così come giorni o mesi senza pioggia, potranno determinare un impatto negativo sulla società, in quanto si verificheranno nelle regioni in cui vive la maggior parte delle persone". "Ironia della sorte, le regioni con piogge più intense, ad eccezione delle Regioni Monsoniche Asiatiche, subiranno un minor impatto sociale, perché di solito le precipitazioni si verificano sopra l'oceano. "Lau e i colleghi hanno basato la loro analisi su 14 modelli climatici simulando un periodo di 140 anni. Le simulazioni mostrano le concentrazioni di biossido di carbonio con valori di circa 280 parti per milione - simili ai livelli pre-industriali e ben al di sotto del livello attuale di circa 400 parti per milione - per poi aumentare dell'uno per cento all'anno. Il tasso di incremento è coerente con l'aumento dei gas a effetto serra, come descritto dal Gruppo Intergovernativo degli Esperti delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici. Analizzando i risultati del modello, Lau e i suoi co-autori hanno calcolato le statistiche delle precipitazioni in un periodo di 27 anni, concludendo che, le previsioni indicate dal modello, inerenti alla quantità di pioggia caduta in un dato luogo, rapportate al riscaldamento del clima non sono molto affidabili. "Ma se guardiamo l'intero spettro sulle proiezioni delle tipologie delle precipitazioni, fondamentalmente, tutti i modelli concordano prevedendo precipitazioni più intense, eventi di pioggia meno moderati, e prolungate siccità".
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