Fotografia pubblicata su guidadiviaggio.it |
mercoledì 31 maggio 2017
La Foresta di Pietra nella provincia dello Yunnan in Cina
Il primate più antico viveva sugli alberi e non sul terreno
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Il primate Torrejonia ricostruito da April Neande. |
domenica 28 maggio 2017
La valle di Quebrada de Humahuaca, un sito geologico di notevole importanza
Catena montuosa dell'Hornocal, a 25 chilometri dalla città di Humahuaca nella provincia di Jujuy in Argentina. Fotografia pubblicata da Paula Colantonio su argentravel.es. |
UNESCO. La litologia ci suggerisce ché questa struttura é composta da scisti, quarziti abbastanza morbide, peliti e ardesie della formazione Precambriana di Puncoviscana, da arenaria quarzosa molto resistente, quarziti della formazione Cambriana del gruppo Mes'on e da peliti facilmente erodibili del gruppo Santa Victoria dell'Ordoviciano. Bibliografia: (Ramos et al.,1967; Turner,1970;Amengual and Zanettini,1974).
martedì 23 maggio 2017
Il Graecopithecus freybergi scoperto in Grecia potrebbe rappresentare la specie più antica di ominide?
Modello di Elevazione Digitale della Regione greca Attica A, e della Bulgaria meridionale (Tracia) B. da Böhme et al., (2017). |
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Illustrazione di Velizar Simeonovski, Fuss et al., (2017), |
giovedì 18 maggio 2017
Perché non c'é il pericolo di un imminente eruzione nella Caldera dei Campi Flegrei?
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Struttura della Caldera dei Campi Flegrei |
martedì 16 maggio 2017
Radiazioni cosmiche in aumento del 13 per cento dal 2015
Nel grafico abbiamo: in ascissa il tempo e nell'ordinata i valori dei raggi cosmici |
Il grafico mostra l'aumento delle radiazioni cosmiche rilevate dal Marzo 2015 fino a Maggio del 2017 Immagine del NASA/JPL-Caltech/SwRI |
venerdì 12 maggio 2017
L'ultimo viaggio dell'ammonite
Siamo a Solnhofen, 150 milioni di anni fa, (Titoniano). In una laguna poco profonda e semi-tropicale un guscio di Ammonite ormai deceduto viene trasportato dalla corrente per 8,5 metri. Sono state rinvenute tracce fossili di altri ammoniti nel calcare di Solnhofen ma mai nessuna é stata così lunga. Il gruppo di ricerca ha utilizzato una tecnica di modellazione 3D per digitalizzare l'intero percorso, infine, i paleontologi hanno assemblato ben 600 fotogrammi per realizzare il filmato intero. Lo studio, Lomax et al., (2017), ha evidenziato che l'ammonite deceduto potrebbe aver galleggiato per un determinato periodo di tempo nella colonna d'acqua, prima che avvenisse la dissipazione dei gas che gli consentivano di galleggiare. Durante l'affondamento, raggiunse il fondale della laguna e venne trasportato dalle correnti. Questo significa anche che l'ambiente marino era molto calmo, con una corrente costante, tipico di una laguna con acque poco profonde. Se la corrente fosse stata più forte, l'ammonite avrebbe probabilmente rimbalzato.
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Traccia di Ammonte fossilizzata su calcare esposta presso un Museo. Foto di Àlex Ossó. |
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Traccia di Ammonte fossilizzata su calcare esposta presso un Museo. Foto di Àlex Ossó |
Scoperto in Perù l'antenato più antico delle balene, il Mystacodon selenesis
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Scavo dello scheletro fossile del Mystacodon selenesis scoperto a Media Luna, nel deserto costiero del Perù (foto G. Bianucci). |
Lambert et al., (2017) |
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Illustrazione artistica di Alberto Gennari |
lunedì 8 maggio 2017
Una nuova teoria sulla formazione della crosta terrestre
Più del 90% della crosta continentale della Terra è costituito da minerali ricchi di silice, come il feldspato e il quarzo. Ma da dove proviene questo materiale arricchito di silice?
giovedì 27 aprile 2017
Il movimento orizzontale e non verticale del fondale marino ha amplificato l'energia dello tsunami di Sumatra nel 2004 e 2011
Un nuovo studio si contrappone all'attuale teoria secondo cui gli tsunami si formano e
acquisiscono la loro energia principalmente dal movimento verticale del
fondale marino.
lunedì 24 aprile 2017
L'influenza del clima e dell'alimentazione nell'evoluzione dell'Homo sapiens
L'albero genealogico dell'uomo (riadattato dallo Smithsonian's National Museum of Natural History - Human family tree). Fonte: Focus. |
giovedì 13 aprile 2017
Evoluzione paleoclimatica della temperatura del Fanerozoico realizzata da Christopher R. Scotese
E'
evidente in questa immagine, come la fase climatica attuale
(Quaternario) sia caratterizzata da un periodo interglaciale. Se
osservate il grafico aggiornato notate che la temperatura, in un
determinato arco temporale, raggiunse gli stessi valori odierni anche
nel Permiano, Carbonifero, Ordoviciano e
infine nel Precambriano. Una temperatura che, nei periodi sopracitati,
oltrepassò la media attuale fino a raggiungere una media di 27 gradi nel
Permiano. Il problema non sussisterebbe se non esistesse l'Homo
sapiens, perché la Terra ha sempre riequilbrato il Clima. Oggi il 44%
della popolazione mondiale vive a 150 km dalle coste, (whoi.edu). Secondo uno studio della Harvard School of Public Health, con 950 ppm le capacità cognitive negli ambienti chiusi calano del 15%, e con 1400 ppm
si dimezzano. Respirare l' aria con più del 3% di CO2, quindi 30000 ppm , può
rapidamente portare a mal di testa, vertigini, aumento della frequenza
cardiaca e difficoltà di respirazione. Con valori superiori a circa 15.000 ppm l'anidride carbonica provoca rapidamente incoscienza e
morte. Fonte: USGS "Volcanic gases can be harmful to health, vegetation
and infrastructure".
mercoledì 12 aprile 2017
Il potenziale geotermico inutilizzato dei Campi Flegrei
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Potenziale Geotermico dei Campo Flegrei di Giuseppe De Natale. |
lunedì 10 aprile 2017
Un nuovo modello per la formazione degli archi vulcanici
Come sappiamo, i processi di subduzione che avvengono sotto l'Oceano sono responsabili nella
formazione degli Archi vulcanici, i quali, rappresentano alcuni degli eventi geologici
più drammatici verificatisi sulla Terra, come le eruzioni vulcaniche esplosive e i mega
terremoti. Uno studio pubblicato sulla rivista Science Advances cambia la
nostra comprensione sulla formazione di un Arco Vulcanico, questo potrà
avere delle implicazioni future per lo studio dei terremoti e aiuterà i ricercatori ad effettuare una valutazione più approfondita del rischio che comportano le eruzioni
vulcaniche di media e alta intensità. I ricercatori guidati dal Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI),
hanno scoperto un nuovo processo che caratterizza lo
scioglimento delle rocce metamorfiche durante il modello melange, che
si genera attraverso la potente spinta esercitata ai margini delle placche durante la subduzione.
domenica 9 aprile 2017
Una stima accurata dell'aumento di temperatura degli Oceani dal 1960
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I grafici mostrano la variazione di OHC dei diversi bacini oceanici. (A) da 0 a 2000 m, (B) da 0 a 700 m, e (C) 700-2000 m. Tutte le serie storiche sono relative al periodo 1997-1999. |
venerdì 7 aprile 2017
La combustione costante delle fonti fossili determinerà un aumento della temperatura terrestre di 10 °C entro il 2100
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Dati proxy degli ultimi 420 Ma. La sezione h e d mostrano 5 differenti scenari ipotizzati in base alle future immissioni antropiche di anidride carbonica. Foster, G. L. et al., (2017). |
L'evoluzione
del clima della Terra su scale temporali geologiche è stata in gran parte
determinata dalle variazioni dell'irradianza totale solare
(TSI) e dalle variazioni delle concentrazioni dei gas a effetto serra presenti nella troposfera terrestre.
mercoledì 5 aprile 2017
Scoperta la causa che determinò la separazione dell'Inghilterra dall'Europa
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Mappa batimetrica che mostra lo stretto di Dover. Fonte: Imperial College London. |
Un gruppo di ricercatori ha trovato la prova della separazione avvenuta tra l'antica Gran Bretagna l'Europa, il fenomeno é avvenuto in due fasi, lo studio é stato pubblicato su Nature Communications.
giovedì 30 marzo 2017
L'agricoltura irrigua rappresenta circa il 70 per cento dei prelievi di acqua dolce a livello mondiale, l'11 per cento il commercio
mercoledì 15 marzo 2017
La propagazione delle onde sismiche rilevata dai sismometri
sabato 4 marzo 2017
Rapido aumento dell'acidificazione dell'Oceano Artico
Secondo un gruppo di ricercatori cinesi, americani e svedesi, dal 1990 al 2010, l'acidificazione dell'Oceano si é estesa per circa 300 miglia nautiche dall'estremità nord-occidentale dell'Alaska fino all'estremità inferiore del Polo Nord, raggiungendo i 250 metri di profondità.
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