venerdì 27 novembre 2015

L'atmosfera marziana é stata dispersa nello spazio dal vento solare

 

La prima illustrazione mostra come una tempesta solare disperda nello spazio gli ioni prodotti dalla collisione delle particelle cariche elettricamente con i gas atmosferici. La seconda immagine rappresenta il diagramma del flusso degli ioni. 
Oggi Marte è formato da deserti e rocce, tuttavia, le prove dimostrano che in passato il Pianeta rosso era parzialmente ricoperto di acqua allo stato liquido.

domenica 22 novembre 2015

Lo stoccaggio e l'estrazione degli idrocarburi in Pianura Padana non sono sicuri a causa dell'elevato rischio sismico

Schema semplificato del nord Italia in cui sono evidenti le pieghe causate dalla forza di compressione esercitata dell'Appennino meridionale verso le Alpi. La posizione delle scosse più intense, determinate della sequenza del terremoto avvenuto in Emilia nel maggio 2012, è indicata con le stelle rosse. Il rettangolo giallo evidenzia l'area di studio: Modificato da Vannoli et al. (2015). Tratto da Mucciarelli et al. (2015).
Fonte dell'Immagine: Slideshare. 
Un gruppo di ricercatori italiani hanno identificato e descritto in uno studio, Mucciarelli et al., (2015) il nesso tra l'estrazione degli idrocarburi e gli eventi sismici avvenuti in Emilia nel 2012.

venerdì 20 novembre 2015

Scoperte antiche foreste tropicali del Devoniano nelle Isole Svalbard

 
Foresta di Lycopsida del Devoniano che ricopriva le attuali Isole Svalbard. Illustrazione di Christopher M. Berry e John E.A. Marshall.

Sopra è raffigurata una foresta di Lycopsida che era presente nell'Illinois durante il Devoniano. Queste piante in alcuni casi superavano i 40 metri in altezza. Illustrazione di J. Vriesen and K. Johnson, Nature  DiMichelle et al., 2007.  Di seguito, vediamo la mappa realizzata da Scotese che mostra la Terra nel Devoniano Medio. I punti verdi rappresentano le località in cui sono stati ritrovati i giacimenti di carbone.
Due ricercatori britannici, Chris Berry e John Marshall, hanno descritto sulla rivista Geology i resti di antiche foreste fossili risalenti al Devoniano, datate 380 milioni di anni, ritenute in parte responsabili di uno dei più drammatici cambiamenti climatici avvenuti sulla Terra negli ultimi 400 milioni di anni.

lunedì 16 novembre 2015

La Deriva dei Continenti

Questa simulazione basata sui dati attuali e realizzata dal California Institute of Technology mostra il movimento dei continenti avvenuto negli ultimi 140 milioni di anni.

domenica 15 novembre 2015

Hubble mostra la futura collisione tra la Via Lattea e la Galassia di Andromeda

 
Questa illustrazione mostra la traiettoria di collisione che percorreranno la Via Lattea e la galassia di Andromeda. Le galassie si muovono nella stessa direzione sotto la spinta inesorabile della rispettiva forza di gravità. Sopra Andromeda appare una galassia di ridotte dimensioni, la Galassia del Triangolo, che impatterà con le altre due Galassie fondendosi insieme. (Credit: NASA, ESA, A. Feild e R. van der Marel, STScI)
Questa animazione raffigura la futura collisione che si verificherà tra la Via Lattea e la galassia di Andromeda. Le osservazioni del Telescopio Spaziale Hubble indicano che le due galassie, attratte dalla rispettiva forza di gravità, collideranno tra circa 4 miliardi di anni. In seguito, tra circa 6 miliardi di anni, si fonderanno per formare una singola galassia. Il video mostra anche la Galassia del Triangolo che si unirà nella collisione e probabilmente più tardi si fonderà con la coppia Andromeda/Via Lattea. Visualizzazione realizzata dal: NASA, ESA. Simulazione: NASA, ESA, G. Besla, Columbia University, e R. van der Marel, STScI. Articolo di riferimento: NASA's Hubble Shows Milky Way is Destined for Head-On Collision.

Lo scambio dell'anidride carbonica tra oceani e atmosfera

Quando l'anidride carbonica viene rilasciata nell'atmosfera dalla combustione dei combustibili fossili, circa il 50% rimane nell'atmosfera, il 25% viene assorbito dalle piante e dagli alberi, l'altro 25% è assorbito dagli oceani. Questo dataset, mostra le interazioni che avvengono tra Oceano-atmosfera durante l'assorbimento e il rilascio dell'anidride carbonica. Il video mostra i dati elaborati dal 1861 fino ad oggi, incluse le proiezioni fino al 2100. Video realizzato dal NOAA Science On a Sphere.

mercoledì 11 novembre 2015

Il Mediterraneo evaporò principalmente a causa dell'espansione della Calotta Polare Antartica

Il bacino del Mediterraneo raffigurato dall'INGV durante la Crisi di Salinità del Messiniano.

Questa mappa realizzata da Ronald Blakey - Colorado Plateau Geosystems mostra come era il bacino del Mediterraneo nel Miocene medio.
Immagine dell'Dipartimento di Geologia dell'Università del Maryland 
  • La Crisi di Salinità del Messiniano fu determinata fondamentalmente dai cambiamenti climatici inerenti all'espansione e alla riduzione del volume della Calotta Antartica, le origine geologiche alla base di questo fenomeno sono di secondaria rilevanza.

sabato 31 ottobre 2015

Rinvenuti i resti di un nuovo grande dromeosauride nella formazione di Hell Creek

Le papille ulnari presenti nell'arto del dromeosauride.
Ricostruzione del dromeosauride Dakotaraptor eseguita da Emily Willoughby.
La maggior parte dei dromeosauridi erano di ridotte e medie dimensioni, capaci di correre, di arrampicarsi sugli alberi e in determinati casi catturavano la preda dall'alto come gli uccelli. Solo alcuni crebbero fino a  raggiungere delle proporzioni gigantesche come lo Utahraptor e l'Achillobator. Nel Nord America, prima di questa scoperta erano stati identificati solo due generi di "rapaci" giganti. In questo studio i ricercatori descrivono un nuovo dromeosauride denominato Dakotaraptor steini, proveniente dalla Formazione di Hell Creek del Sud Dakota. La scoperta rappresenta il primo dromeosauride di grandi dimensioni originario della Formazione geologica di Hell Creek. Il ritrovamento di una fila di papille ulnari rappresenta la prima prova evidente dell'esistenza di piume sull'avambraccio nei dromeosauridi, ciò determina una maggiore comprensione sulle ricostruzioni evolutive e sulla morfologia funzionale delle caratteristiche del volo. La presenza di questo nuovo predatore rende più chiaro come fosse ampio il numero di teropodi presenti sul Continente Laramidia nel Cretacico superiore, questo modifica radicalmente le ricostruzioni paleoecologiche della Formazione di Hell Creek. Bibliografia: The first giant raptor (Theropoda: Dromaeosauridae). from the Hell Creek Formation.  

lunedì 5 ottobre 2015

Lo tsunami più alto mai documentato fu causato dal collasso di una parete del vulcano pico do fogo

La roccia che vedete nell'imagine é stata depositata dallo tsunami verificatosi 73.000 anni fa.
 
Il vulcano pico do fogo fotografato dalla NASA.
Un gruppo di geofisici ha scoperto che circa 73 mila anni fa, collassò in mare la parete orientale del vulcano di Pico do Fogo a Capo Verde generando un'onda alta 170 metri che impattò con violenza su un'isola vicina.

giovedì 17 settembre 2015

Il 21 per cento dei terremoti nel Regno Unito é stato causato dall'uomo

Un gruppo di ricercatori ha pubblicato sulla rivista online Marine and Petroleum Geology, uno studio, P. Wilson et al., (2015) , in cui hanno esaminato la distribuzione, i tempi e le probabili cause di circa 8000 eventi sismici verificatisi all'interno dell'Inghilterra tra il 1970-2012. Di questi, 1769 con una magnitudo locale ≥ 1.5, si stima che almeno il 21% abbiano avuto un'origine antropica, il 40% naturale, il 39% invece, ha avuto un'origine indeterminata, quindi, potrebbe essere stato causato dall'uomo o potrebbe essere naturale. La maggior parte dei terremoti  antropici sono stati causati dall'estrazione del carbone e la diminuzione del loro numero, dal 1980 agli anni 2000, è avvenuta in concomitanza con un calo della produzione di carbone nel Regno Unito. Fino ad oggi, solo due terremoti con ML ≥ 1,5 sono stati causati dalla pratica del Fracking conosciuta in italiano con l'espressione: fratturazione idraulica.

venerdì 4 settembre 2015

giovedì 3 settembre 2015

Cicloni tropicali in evoluzione

 
Foto scattata dal satellite  NOAA EVL. Il NOAA fornisce una spiegazione sulle cause che hanno generato questo fenomeno.
Il Geostationary Operational Environmental Satellite 15 (GOES-15) della NASA ha catturato per la prima volta, alle ore 15 del 2 settembre 2015, la prima immagine che mostra il tifone (Kilo), l'uragano (Jimena), la tempesta tropicale (Ignacio), ed una depressione tropicale (quattordici E) mentre attraversano contemporaneamente l'Oceano pacifico. Questi cicloni tropicali (grandi come l'Italia) generati a causa delle anomalie termiche registrate nell'Oceano, non sono arrivati sulla terraferma. I ricercatori hanno affermato che è la prima volta che si verificano contemporaneamente tre fenomeni di questo genere in un unico bacino oceanico.

mercoledì 2 settembre 2015

Il mare del Nord e il mar Baltico si incontrano al largo delle coste danesi? Un falso mito

L'immagine che vedete non è il Mar Baltico che incontra il Mare del Nord, e il confine evidenziato dai colori differenti non è dovuto al diverso gradiente di salinità. Questa foto scattata in Alaska, mostra l'acqua dolce proveniente dalla fusione dei ghiacciai che si riversa in mare aperto. Si tratta di un fenomeno temporaneo causato dai sedimenti immessi nell'oceano in cui prosperano microrganismi che si cibano di sostanze nutritive. Il colore non è dovuto alla salinità. Questa leggenda metropolitana è stata diffusa da Reddit. Acque di diversi livelli di salinità si mescolano abbastanza facilmente se esposte al vento, alle onde e alla corrente. I fenomeni in cui avviene la separazione della salinità, come l'aloclino, si riscontrano in sistemi a basso consumo energetico, come ad esempio nelle grotte. Tuttavia, in entrambi i casi, se mai dovesse esistere una linea di demarcazione, la aloclino determinerebbe una linea di separazione orizzontale (l'acqua salata più densa essendo più pesante va sotto quella dolce) non una linea verticale come quella mostrata in figura. Per quanto riguarda la salinità del Mar Baltico, uno studio ha dimostrato che la densità di un estuario naturale é uguale alla densità dell'acqua di mare diluita con acqua pura.

domenica 16 agosto 2015

Generazione di uno Tsunami

Il NOAA spiega come si genera uno Tsunami. A differenza delle consuete onde dell'oceano in cui l'energia si disperde con profondità progressivamente maggiori, uno tsunami è costituito da una serie di onde che si muovono attraverso l'intera colonna d'acqua La causa primaria degli tsunami più intensi sono le faglie inverse. Queste faglie si formano tra due blocchi di roccia che scontrandosi si accavallano l'una sull'altra, accumulando un'energia che quando viene rilasciata scatena lo tsunami.

Carta geologica del Regno Unito e Irlanda

Carta geologica del Regno Unito e Irlanda

domenica 9 agosto 2015

Evoluzione geologica del Monte Etna

Fig2
Fig1.
Il Monte Etna è un grande strato-vulcano, alto circa 3340 m, situato lungo la costa orientale della Sicilia. Esso ricopre un'area di oltre 1250 km2 ed è delimitato verso nord dai rilievi dei Monti Nebrodi e Peloritani e verso sud dalla piana alluvionale del Fiume Simeto (Piana di Catania). Da un punto di vista geodinamico il Monte Etna si localizza in corrispondenza della zona di collisione continentale tra la placca Euro-Asiatica a nord e quella Africana a sud (Fig. 1 e 2).
Lo sviluppo di un vulcanismo di tipo basico in questa zona di collisione continentale è legato alla presenza di un importante fascio di faglie distensive, conosciuto con il nome di Scarpata Ibleo-Maltese (Fig. 2), che tagliano la crosta della Sicilia orientale permettendo la risalita del magma dal mantello terrestre.

Fig. 1 Profilo geologico schematico della Sicilia Orientale (da Lentini et alii, 1996). Il Monte Etna è localizzato in corrispondenza del fronte di accavallamento della Catena Appenninico-Maghrebide.

Fig. 2  Schema geologico della Sicilia orientale (da Lentini et alii, 1996). 1) Vulcaniti del Monte Etna; 2) Depositi sedimentari Quaternaridella Piana di Catania; 3) Terreni sedimentari della Catena Appenninico-Maghrebide (Placca Euro-Asiatica); 4) Terreni carbonatici dei Monti Iblei (Placca Africana); 5) Fronte di accavallamento della Catena Appenninico-Maghrebide. Continua -> Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

sabato 8 agosto 2015

L'evoluzione dei vertebrati a fumetti

Un'illustrazione a fumetti realizzata da uno studente del Maryland mostra come si è sviluppata nel tempo l'evoluzione dei vertebrati. Riferimento: The Cartoon Guide to Vertebrate Evolution.

venerdì 31 luglio 2015

La crisi di salinità del Messiniano

Distribuzione dei sedimenti evaporitici messiniani. Modificato da Rouchy e Caruso (2006) e Manzi et al. (2012). Cartina pubblicata su Marine Geology "The Messinian Salinity Crisis: Past and future of a great challenge for marine sciences".
Fig. 1.16.
Mappa estratta dal sito Digilands 
Alla fine del Miocene (6-7 milioni di anni fa) si verificò un importante episodio nella storia geologica del nostro mare: a causa del continuo avanzamento dell’Africa contro l’Europa si chiuse lo stretto di Gibilterra, che assicurava il collegamento con l’Oceano Atlantico, e il Mediterraneo diventò in breve tempo un immenso lago salato.