venerdì 27 novembre 2015
L'atmosfera marziana é stata dispersa nello spazio dal vento solare
martedì 24 novembre 2015
domenica 22 novembre 2015
Lo stoccaggio e l'estrazione degli idrocarburi in Pianura Padana non sono sicuri a causa dell'elevato rischio sismico
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Fonte dell'Immagine: Slideshare. |
venerdì 20 novembre 2015
Scoperte antiche foreste tropicali del Devoniano nelle Isole Svalbard
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Foresta di Lycopsida del Devoniano che ricopriva le attuali Isole Svalbard. Illustrazione di Christopher M. Berry e John E.A. Marshall. |
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Sopra è raffigurata una foresta di Lycopsida che era presente nell'Illinois durante il Devoniano. Queste piante in alcuni casi superavano i 40 metri in altezza. Illustrazione di J. Vriesen and K. Johnson, Nature DiMichelle et al., 2007. Di seguito, vediamo la mappa realizzata da Scotese che mostra la Terra nel Devoniano Medio. I punti verdi rappresentano le località in cui sono stati ritrovati i giacimenti di carbone. |
lunedì 16 novembre 2015
La Deriva dei Continenti
Questa simulazione basata sui dati attuali e realizzata dal California Institute of Technology mostra il movimento dei continenti avvenuto negli ultimi 140 milioni di anni.
domenica 15 novembre 2015
Hubble mostra la futura collisione tra la Via Lattea e la Galassia di Andromeda
Lo scambio dell'anidride carbonica tra oceani e atmosfera
mercoledì 11 novembre 2015
Il Mediterraneo evaporò principalmente a causa dell'espansione della Calotta Polare Antartica
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Il bacino del Mediterraneo raffigurato dall'INGV durante la Crisi di Salinità del Messiniano. |
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Questa mappa realizzata da Ronald Blakey - Colorado Plateau Geosystems mostra come era il bacino del Mediterraneo nel Miocene medio. |
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Immagine dell'Dipartimento di Geologia dell'Università del Maryland |
- La Crisi di Salinità del Messiniano fu determinata fondamentalmente dai cambiamenti climatici inerenti all'espansione e alla riduzione del volume della Calotta Antartica, le origine geologiche alla base di questo fenomeno sono di secondaria rilevanza.
sabato 31 ottobre 2015
Rinvenuti i resti di un nuovo grande dromeosauride nella formazione di Hell Creek
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Le papille ulnari presenti nell'arto del dromeosauride. |
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Ricostruzione del dromeosauride Dakotaraptor eseguita da Emily Willoughby. |
lunedì 5 ottobre 2015
Lo tsunami più alto mai documentato fu causato dal collasso di una parete del vulcano pico do fogo
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La roccia che vedete nell'imagine é stata depositata dallo tsunami verificatosi 73.000 anni fa. |
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Il vulcano pico do fogo fotografato dalla NASA. |
venerdì 2 ottobre 2015
Il fenomeno meteorologico che condiziona il clima Equatoriale con ripercussioni importanti alle medie latitudini
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Fonte: NOAA - What is the MJO, and why do we care? |
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Fonte: University of Colorado. |
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Fonte: almanac.com. |
giovedì 17 settembre 2015
Il 21 per cento dei terremoti nel Regno Unito é stato causato dall'uomo
Un gruppo di ricercatori ha pubblicato sulla rivista online Marine and Petroleum Geology, uno studio, P. Wilson et al., (2015) , in cui hanno esaminato la distribuzione, i tempi e le probabili cause di circa 8000 eventi sismici verificatisi all'interno dell'Inghilterra tra il 1970-2012. Di questi, 1769 con una magnitudo locale ≥ 1.5, si stima che almeno il 21% abbiano avuto un'origine antropica, il 40% naturale, il 39% invece, ha avuto un'origine indeterminata, quindi, potrebbe essere stato causato dall'uomo o potrebbe essere naturale. La maggior parte dei terremoti antropici sono stati causati dall'estrazione del carbone e la diminuzione del loro numero, dal 1980 agli anni 2000, è avvenuta in concomitanza con un calo della produzione di carbone nel Regno Unito. Fino ad oggi, solo due terremoti con ML ≥ 1,5 sono stati causati dalla pratica del Fracking conosciuta in italiano con l'espressione: fratturazione idraulica.
venerdì 4 settembre 2015
Una mappa fornisce la stima del numero di alberi presenti sulla Terra
La portata globale e la distribuzione degli alberi delle foreste è fondamentale per la comprensione della biosfera terrestre.
giovedì 3 settembre 2015
Cicloni tropicali in evoluzione
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Foto scattata dal satellite NOAA EVL. Il NOAA fornisce una spiegazione sulle cause che hanno generato questo fenomeno. |
mercoledì 2 settembre 2015
Il mare del Nord e il mar Baltico si incontrano al largo delle coste danesi? Un falso mito
L'immagine che vedete non è il Mar Baltico che incontra il Mare del Nord, e il confine evidenziato dai colori differenti non è dovuto al diverso gradiente di salinità. Questa foto scattata in Alaska, mostra l'acqua dolce proveniente dalla fusione dei ghiacciai che si riversa in mare aperto. Si tratta di un fenomeno temporaneo causato dai sedimenti immessi nell'oceano in cui prosperano microrganismi che si cibano di sostanze nutritive. Il colore non è dovuto alla salinità. Questa leggenda metropolitana è stata diffusa da Reddit. Acque di diversi livelli di salinità si mescolano abbastanza facilmente se esposte al vento, alle onde e alla corrente. I fenomeni in cui avviene la separazione della salinità, come l'aloclino, si riscontrano in sistemi a basso consumo energetico, come ad esempio nelle grotte. Tuttavia, in entrambi i casi, se mai dovesse esistere una linea di demarcazione, la aloclino determinerebbe una linea di separazione orizzontale (l'acqua salata più densa essendo più pesante va sotto quella dolce) non una linea verticale come quella mostrata in figura. Per quanto riguarda la salinità del Mar Baltico, uno studio ha dimostrato che la densità di un estuario naturale é uguale alla densità dell'acqua di mare diluita con acqua pura.
domenica 16 agosto 2015
Generazione di uno Tsunami
Il NOAA spiega come si genera uno Tsunami. A differenza delle consuete onde dell'oceano in cui l'energia si disperde con profondità progressivamente maggiori, uno tsunami è costituito da una serie di onde che si muovono attraverso l'intera colonna d'acqua. La causa primaria degli tsunami più intensi sono le faglie inverse. Queste faglie si formano tra due blocchi di roccia che scontrandosi si accavallano l'una sull'altra, accumulando un'energia che quando viene rilasciata scatena lo tsunami.
domenica 9 agosto 2015
Evoluzione geologica del Monte Etna
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Fig2 |
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Fig1. |
Lo sviluppo di un vulcanismo di tipo basico in questa zona di collisione continentale è legato alla presenza di un importante fascio di faglie distensive, conosciuto con il nome di Scarpata Ibleo-Maltese (Fig. 2), che tagliano la crosta della Sicilia orientale permettendo la risalita del magma dal mantello terrestre.
Fig. 1 Profilo geologico schematico della Sicilia Orientale (da Lentini et alii, 1996). Il Monte Etna è localizzato in corrispondenza del fronte di accavallamento della Catena Appenninico-Maghrebide.
Fig. 2 Schema geologico della Sicilia orientale (da Lentini et alii, 1996). 1) Vulcaniti del Monte Etna; 2) Depositi sedimentari Quaternaridella Piana di Catania; 3) Terreni sedimentari della Catena Appenninico-Maghrebide (Placca Euro-Asiatica); 4) Terreni carbonatici dei Monti Iblei (Placca Africana); 5) Fronte di accavallamento della Catena Appenninico-Maghrebide. Continua -> Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
sabato 8 agosto 2015
L'evoluzione dei vertebrati a fumetti
Un'illustrazione a fumetti realizzata da uno studente del Maryland mostra come si è sviluppata nel tempo l'evoluzione dei vertebrati. Riferimento: The Cartoon Guide to Vertebrate Evolution.
venerdì 31 luglio 2015
La crisi di salinità del Messiniano
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Distribuzione dei sedimenti evaporitici messiniani. Modificato da Rouchy e Caruso (2006) e Manzi et al. (2012). Cartina pubblicata su Marine Geology "The Messinian Salinity Crisis: Past and future of a great challenge for marine sciences". |
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Fig. 1.16. |
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Mappa estratta dal sito Digilands |
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