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Serie temporale della media annuale effettuata sulla base delle osservazioni, HIST e Poga-H (a) e su Poga-C (b). Le anomalie sono le deviazioni dalle medie tra il 1980-1999, fatta eccezione per HIST, in cui il relativo riferimento è la media 1980-1999 di Poga-H. Le anomalie SAT sulla regione di ripristino vengono tracciate in b, nell'asse a destra. Le maggiori eruzioni vulcaniche sono indicate con la b, le tendenze della temperatura globale stagionale per il 2002-2012, le osservazioni di Poga-H. rappresentano un intervallo con una percentuale di precisione del 95%. A destra sono raffigurati gli intervalli della temperatura insieme alle medie del 2002-2012. Riferimento: Nature Figures and tables index From "Recent global-warming hiatus tied to equatorial Pacific surface cooling". |
mercoledì 25 settembre 2013
Il riscaldamento globale é stato interrotto dal raffreddamento naturale della temperatura dell'oceano Pacifico equatoriale
lunedì 23 settembre 2013
I dati satellitari dimostrano che il riscaldamento globale é causato dall'uomo
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I ricercatori hanno dimostrato tramite i dati satellitari che il riscaldamento globale è di natura antropica. Questo grafico mostra le "impronte digitali", sia artificiali che naturali, sulla struttura verticale dell'atmosfera. I cambiamenti artificiali come l' aumento della produzione di gas ad effetto serra determinano un raffreddamento della stratosfera e un riscaldamento della strato superiore della troposfera. Il nuovo studio suggerisce che l'influenza naturale del Sole non causa questi cambiamenti di temperatura. Fonte: Phys.org "Researchers claim satellite data proves global warming caused by humans" |
lunedì 29 luglio 2013
Tipi di fulmine, come e perché si generano
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Immagine con le relative spiegazioni, prelevata da Wired "In the Strike Zone: What Lightning Teaches Us". |
venerdì 19 luglio 2013
Una ridotta attività solare non rappresenta l'inizio di una Mini Era Glaciale
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Riferimento: New Scientists "What's wrong with the sun?" |
mercoledì 3 luglio 2013
Influenze antropiche sul Ciclo dell'Acqua
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Cos'è il ciclo dell'acqua? Si può facilmente rispondere: "presente" dappertutto! Il ciclo dell'acqua, noto comunemente anche come ciclo idrologico, descrive l'esistenza ed il movimento dell'acqua sulla, nella e al di sopra della Terra. L'acqua della Terra è sempre in movimento e cambia stato continuamente, da liquido a vapore a ghiaccio, in tutti i modi possibili. Il ciclo dell'acqua lavora da miliardi anni e tutta la vita sulla Terra dipende da esso; senza di esso la Terra sarebbe un bel posto piatto e noioso dove vivere.Da dove viene tutta l'acqua della Terra? La Terra primordiale era un globo di magma, ma i magmi contengono una notevole quantità di acqua. L'acqua liberata dei magmi come vapore cominciò a raffreddare l'atmosfera e la superficie terrestre fino al punto di poter restare in superficie in forma liquida. L'attività vulcanica continuò e continua a liberare acqua nell'atmosfera, incrementando le masse d'acqua superficiali e profonde. Inoltre, ogni reazione chimica produce acqua. Riferimento: USGS: Il ciclo dell'acqua The Water Cycle, Italian. |
Riferimento: Water Cycle - NASA Earth Science |
lunedì 24 giugno 2013
Evoluzione dello pterosauro Caulkicephalus trimicrodon
Lo sharovitterige (gen.Sharovipteryx) era un rettile vissuto in Russia nel Triassico, 210 milioni di anni fa. Il suo nome significa "ala di Sharov", in onore al paleontologo Aleksandr Grigorevich Sharov che trovò per primo i fossili di questo piccolo ma bizzarro animale. Lungo poco più di una mano, questo rettile fin dal suo ritrovamento ha suscitato scalpore per la sua straordinaria caratteristica: quattro "ali" di cui le posteriori molto grandi, a differenza delle anteriori che erano invece molto piccole. A causa della somiglianza con essi, spesso viene indicato come un antenato degli pterosauri, ma ciò è ancora sotto discussione. Comunque sia, si doveva comportare in maniera molto simile al più noto Microraptor, anch'esso munito di quattro "ali": posandosi sull'estremità di un ramo, aspettava che un insetto passasse per poi inseguirlo planando fino a terra. Una volta terminato il pasto, usava gli artigli delle zampe per scalare un altro albero e ripetere la stessa procedura, fino a quando si fosse saziato. Riferimento: Wikipedia |
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Evolution of Caulkicephalus trimicrodon di Michael Keesey su Flickr |
sabato 22 giugno 2013
Nonostante l'estensione del ghiaccio marino l'Antartide continentale perde 250 gigatonellate di massa all'anno
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Immagine prelevata dal NASA Earth Observatory Antarctic Sea Ice, che mostra a sinistra l'estensione del ghiaccio marino rilevata nel settembre del 2012 (il mese in cui raggiunge il picco dello scioglimento), e a destra l'estensione del ghiaccio marino rilevata nel febbraio 2013 (il mese in cui raggiunge l'estensione massima). La linea gialla evidenzia l'estensione media del ghiaccio marino a settembre tra il 1979 e il 2000. |
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L'immagine, tratta dalla National Geographic raffigura il ghiaccio marino dell'Antartide al 26 settembre 2012. Illustrazione per gentile concessione di Jesse Allen, EO/NASA/NSIDC. |
La National Geographic in un articolo: "Antartide, mai così tanto ghiaccio: ma è una buona notizia?" ha trascritto l'intervista realizzata a Eric Rignot, ricercatore della NASA e professore alla UC Irvine, ponendogli la domanda sull'aumento del ghiaccio marino e cosa implica l'innalzamento globale dei mari, alimentato dallo scioglimento dei ghiacci.
venerdì 21 giugno 2013
Geologia della fossa delle Marianne
E' la fossa oceanica più profonda del mondo (il punto più profondo raggiunge i 10.994 m.), situata a Nord-Ovest dell'Oceano Pacifico e delle Isole Marianne dalle quali prende il nome.
giovedì 20 giugno 2013
INGV e Università di Napoli confermano la correlazione fra attività estrattive e sismicità indotta nella Geotermia
Martedi 5 Febbraio 2013
"L'esplorazione del sottosuolo finalizzata alla produzione di energia tramite lo sfruttamento del calore interno della terra (l'energia geotermica), ha comportato in alcuni casi un aumento del rischio sismico": questo è quanto stabilito dallo studio condotto da Vincenzo Convertito, ricercatore INGV, Nils Maercklin, Nitin Sharma e Aldo Zollo, Docente di Sismologia presso l'Università Federico II di Napoli, e pubblicato sul Bulletin of the Seismological Society of America.
mercoledì 19 giugno 2013
Quanto sono affidabili le previsioni meteorologiche?
martedì 18 giugno 2013
Scoperta una nuova zona di subduzione nell'oceano Atlantico
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Immagine fornita dal NOAA/NGDC, che mostra l'età della crosta oceanica dell'Atlantico. Un gruppo di geologi ha scoperto l'esistenza di una nuova zona di subduzione durante la mappatura del fondo dell'oceano Atlantico, questo indica che l'attività tettonica che si verifica lungo tutto il margine occidentale della placca apparentemente passiva nel Sud della Penisola Iberica, risulta in movimento. (Credit: Mr. Elliot Lim e il signor Jesse Varner, CIRES & NOAA / NGDC). Riferimento: ScienceDaily - New 'embryonic' subduction zone found. |
lunedì 17 giugno 2013
Rischio di inondazioni su scala globale a causa dei cambiamenti climatici
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Riproduzione delle alluvioni storiche (linea nera) e simulazioni degli scenari futuri (linee colorate) |
Variazione delle proiezioni stimate dei danni arrecati dalle esondazioni dei fiumi, con un periodo di ritorno di 100 anni tra il 2071-2100 e il 1961-1990. Riferimento: European Environment Agency, "Projected change in damage of river floods with a 100-year return period between 2071-2100 and 1961-1990". |
martedì 11 giugno 2013
Pliosaurus kevani, il grande rettile marino del Giurassico superiore che popolava l'attuale Canale della Manica
Argilla marina nella Baia di Kimmeridge. |
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Raffigurazione artistica del Pliosaurus Kevani. |
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Il Dr. Richard Forrest che assembla le mandibole del rettile marino. |
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Evoluzione della crescita del Pliosauro avvenuta dal Giurassico inferiore fino al Cretaceo superiore |
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Ipotetica ricostruzione della dentatura della parte destra. |
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Le mandibole del Pliosaurus Kevani fotografate insieme al pensionato Kevan Sheehan che le recuperate dopo cinque anni di scavi. |
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La freccia indica il luogo in cui è stato trovato il cranio fossile. |
domenica 9 giugno 2013
Raffronto tra la Temperatura il Diossido di Carbonio e le Macchie Solari dal 1860 ad oggi
Riferimenti:
Hoyt, D. V., and K. H. Schatten (1998a). "Group sunspot numbers: A new solar activity reconstruction. Part 1.". Solar Physics 179: 189-219.
Hoyt, D. V., and K. H. Schatten (1998b). "Group sunspot numbers: A new solar activity reconstruction. Part 2.". Solar Physics 181: 491-512.
Stott, Peter A.; Gareth S. Jones and John F. B. Mitchell (15 December 2003). "Do Models Underestimate the Solar Contribution to Recent Climate Change". Journal of Climate 16: 4079-4093
Per maggiori dettagli: Sunspot Number.
- (azzurro) Law Dome CO2 Data: ftp://ftp.ncdc.noaa.gov/pub/data/paleo/icecore/antarctica/law/law_co2.txt
- (blue) Mauna Loa CO2 data:http://www.esrl.noaa.gov/gmd/ccgg/trends/co2_mm_mlo.dat
- (rosso) Temperature Data: http://www.cru.uea.ac.uk/cru/data/temperature/hadcrut3gl.txt
- (arancione) Sunspot data:http://sidc.oma.be/DATA/yearssn.dat. Fonte: Temperature, CO2 and Sunspots.
SMOS, il nuovo satellite dell'ESA che predice le inondazioni
SMOS in orbita, immagine fornita dall'ESA. |
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L'animazione realizzata dal satellite SMOS dell'ESA mostra i terreni umidi in azzurro ed i terreni asciutti in giallo. Riferimento: ESA: SMOS maps record soil water before flood. |
venerdì 7 giugno 2013
Il Riscaldamento Globale non si é arrestato dal 1998
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In questo grafico del NASA Giss Surface Temperature Analysis, ho tracciato una linea considerando la media delle oscillazioni degli indici di temperatura registrati dal 1996 al 2012. |
Temperature rilevate a livello globale dal 1998 al 2014. |
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Uno studio pubblicato su Science nel 2015 mostra un aumento della temperatura media globale, anche se inferiore al passato, quindi non possiamo parlare di arresto dell'AGW, ma di rallentamento. Riferimento: Here’s Why the Global Warming Hiatus Might Not Exist. |
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Riferimento: Global Temperature Update Through 2012 - NASA |
Un nuovo studio mostra che le temperature registrate nel corso degli ultimi 15 anni sono ancora in aumento.Il problema, dicono gli autori di uno studio citato in questo articolo "Yeah, About That Global Warming “Pause” …" è che la temperatura media della superficie terrestre è stata calcolata sulla base di dati incompleti, trascurando alcune regioni come l'Africa, l'Artico e Antartide. Le latitudini più settentrionali, in media, si stanno riscaldando più velocemente rispetto ad altre aree del pianeta dalla fine del 1990, quindi la temperature media globale, se si escludono queste regioni, risulta più fresca di quanto dovrebbe essere realmente. Quindi queste nuove tecniche dimostrano che l'aumento della temperatura globale non si è arrestato. Nel complesso la Terra si sta riscaldando 2,5 volte più velocemente dal 1997, rispetto ai dati precedentemente indicati. Per essere chiari, il riscaldamento negli ultimi anni ha rallentato un po' rispetto a qualche anno prima, ma non così tanto come è stato in precedenza affermato, e sappiamo che la maggior parte di quel calore comunque é stato immagazzinato negli oceani. Gli scienziati della NASA affermano che il 2013 il 2009 e il 2006, sono al settimo posto nella classifica degli anni più caldo registrati dal 1880, questo dato conferma la tendenza a lungo termine di un aumento delle temperature globali. Con l'eccezione del 1998, i 10 anni più caldi dei 134, sono stati registrati a partire dal 2000, con il 2010 e il 2005 che rappresentano gli anni più caldi mai registrati. Il confronto mostra come la Terra continua a registrare temperature più elevate rispetto a quelle misurate diversi decenni fa. Il Goddard Institute for Space Studies (GISS) di New York, che analizza la temperatura della superficie terrestre in modo continuativo, ha pubblicato martedì 21 Gennaio 2014 una relazione aggiornata sulle temperature registrate in tutto il mondo nel 2013: "Long-term global warming trend sustained in 2013." Ka-Kit Tung, uno scienziato atmosferico che lavora presso l'Università di Washington a Seattle, afferma che il riscaldamento globale non si è arrestato, e questo apparente rallentamento nell'aumento delle temperatura media globale dalla fine del 1990 che stiamo osservando, può essere dovuto ai cambiamenti dei modelli di circolazione verificatisi a Nord e a Sud dell'oceano Atlantico. Questi modelli di circolazione creano le condizioni per trasportare le acque tropicali riscaldate dal Sole nelle alte latitudini, dove in seguito affondano e scorrono indietro verso l'Equatore. Secondo Tung, dal 1970 al 1990, questo moto è stato relativamente lento, agevolando in tal modo la permanenza dell'acqua calda in superficie abbastanza a lungo da cedere gran parte del suo calore all'atmosfera, contribuendo così al rapido riscaldamento globale. Tuttavia, attorno al 1999, le correnti hanno accelerato il loro moto, immettendo acqua relativamente calda nelle profondità dell'oceano. Questo è stato sufficiente, secondo Tung e il suo co-autore Xianyao Chen, un oceanografo dell'Università cinese di Qingdao, a spiegare perché la temperatura del mare e della superficie terrestre sembrava si fosse stabilizzata nell'anno caldo anomalo del 1998. Lo studio pubblicato su Science 'Varying planetary heat sink led to global-warming slowdown and acceleration' è stato citato in articolo apparso il 21 Agosto 2014 su Nature. Un articolo pubblicato su RealClimate "Recent global warming trends: significant or paused or what?" nel Dicembre del 2014 spiega come in effetti non esiste nessuna pausa. Su Wikipedia, c'è una pagina dedicata alla presunta pausa del Riscaldamento Globale "Global warming hiatus", in cui vengono argomentati tutti gli studi che mostrano la causa della stabilità della T. osservata a livello globale. Uno nuovo studio Thomas R. Karl et al., (2015) pubblicato su Science, suggerisce che i dati del 2013 che mostravano (in apparenza), un rallentamento del Riscaldamento Globale dal 1998, non sono corretti, in quanto, secondo una nuova analisi, sono state rilevate delle fonti di distorsione e/o errori, che, una volta eliminati, hanno indicato non un 'rallentamento' ma un'accelerazione.
La missione IceBridge della NASA fornisce una nuova mappa dettagliata dell'Antartide
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L'immagine a sinistra mostra la supericie esterna ghiacciata dell'Antartide, quella a destra la roccia sottostante. Le immagini sono delimitate da una linea verticale a scomparsa, dove, con un effetto 'tendina' é possibile osservare entrambe le mappe. |
lunedì 3 giugno 2013
La variegata fauna di vertebrati marini del Campaniano inferiore del bacino di Kristianstad in Svezia
Durante il Campaniano superiore, una fauna diversificata di vertebrati marini popolava le basse acque costiere del bacino del Kristianstad situato nella Svezia meridionale.
domenica 2 giugno 2013
Nuovi Modelli Climatici indicano che il Riscaldamento Globale modificherà la frequenza delle precipitazioni
Proiezioni degli impatti causati dai cambiamenti climatici nelle principali regioni d'Europa. Riferimento: European Environmental Agency - Key observed and projected climate change and impacts for the main regions in Europe. |
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Questa mappa mostra i danni e i decessi causati dalle inondazioni e dalle frane verificatesi in determinate zone d'Europa nel Giugno 2013. |
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Le simulazioni che rappresentano un periodo di 140 anni dimostrano che il riscaldamento causato dall'anidride carbonica cambierà la frequenza delle precipitazioni. Le regioni del pianeta in cui non si avranno precipitazioni sono colorate in marrone, quelle con precipitazioni moderate in nocciola chiaro, infine quelle con precipitaioni intense sono evidenziate in blu. Riferimento: NASA Goddard Space Flight Center Scientific - Visualization Studio. Riferimento e video: NASA Study Projects Warming-Driven Changes in Global Rainfall. |
L'antica Pangea delimitata dai confini geopolitici contemporanei
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Geopolitical Pangea di Massimo Pietrobon. Here's what Pangea looks like mapped with modern political borders by Robert T. Gonzalez. |
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