Le
estati sulla Terra sono già più calde di quanto dovrebbe essere, e diventeranno più calde entro la fine del
secolo se l'immissione dell'anidride carbonica continuerà ad aumentare. Questo problema sarà sentito più intensamente nelle città. La crescita rapida e incontrollata della popolazione mondiale associata all'effetto
urbano dell'isola di calore renderà le città molto calde con temperature medie che aumenteranno di circa di 7,8 °C. Attualmente,
circa il 54 per cento della popolazione mondiale vive nelle città, e
entro il 2050 la popolazione urbana dovrebbe crescere di 2,5 miliardi di
persone. Questo a sua volta rappresenta una minaccia la salute pubblica e per l'economia. Per
illustrare il futuro delle città e le scelte che le autorità preposte dovranno affrontare, Climate Central ha realizzato un grafico interattivo in collaborazione con l'Organizzazione Meteorologica Mondiale, che mostra come potrebbero essere in futuro le temperature durante l'estate in ciascuna di queste città, confrontandole con altre città poste ad una latitudine diversa. Ad esempio, lo scenario peggiore, attribuisce alla mite città di Ottawa in Canada, un clima tropicale uguale alla città di Belize entro il 2100. L'area che comprende le montagne nei pressi di Kabul in Afghanistan, potrebbe diventare come la costa di
Colombo in India. Il Cairo che é già caldo, potrebbe raggiungere temperature come Abu Dhabi. La
temperatura media del terreno è destinata a salire di 8,6 °C, ma a causa delle ubicazioni geografiche, alcune città si riscalderanno
molto di più. Sofia, in Bulgaria, subirà la variazione termica più importante a livello
globale, con temperature che aumenteranno di quasi 8 °C entro
il 2100. Questo renderebbe le sue estati più simili a quelle di Port Said in
Egitto. Napoli raggiungerà i 33,7 °C come il Cairo. Torino raggiungerà, dagli attuali 20,3 °C, i 27,5 °C. Quindi entro il 2100 le temperature estive nei centri urbani in Italia potrebbero raggiungere una media di 32/33 °C. Affrontare
un caldo meno estremo rende l'adattamento più facile e meno costoso. Ecco perché migliaia di sindaci di tutto il mondo si sono uniti e impegnati per ridurre le emissioni delle rispettive città.
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