venerdì 19 aprile 2013
Argentavis magnificens, il rapace delle Ande con un apertura alare di sette metri
Circa 6 milioni di anni fa, dove oggi c'é l'Argentina, tra la Cordigliera delle Ande e la pampa volava un enorme uccello. Per capirne meglio le caratteristiche morfologiche, immaginatelo con il corpo di un condor che pesa quanto una persona, ed un'apertura alare quasi come quella di un piccolo aereo. Immaginate inoltre, questo uccello con un cranio lungo 55 cm e il becco grande come quello di una aquila gigante capace di inghiottire un coniglio intero. Questo animale era l'Argentavis magnificens, il teratorn gigante. Oltre al fascino generale che attribuiamo a tutti i grandi carnivori, ormai estinti, i paleontologi hanno descritto nel 2007 (Chatterjee et al) i fossili di questo uccello ponendosi una serie di domande: Come riuscì a volare? Volava come un'oca o come i suoi parenti, i condor? I ricercatori, utilizzando determinati modelli di software, hanno descritto questi dettagli sui Proceedings of National Academy of Sciences in un articolo dal titolo "Ancient Argentavis soars again". Grazie a questo lavoro, ora abbiamo un quadro più chiaro delle capacità di volo di questa creatura estinta.
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