venerdì 26 giugno 2015

Ricostruito nei dettagli l'enigmatico invertebrato marino del Cambriano Hallucigenia

Fossile dell'Hallucigenia sparsa proveniente dall'argillite di Burgess esposto presso il Smithsonian Institute (foto principale, lunghezza 15 mm). Nel riquadro un campione esposto al Royal Ontario Museum. Riferimento bibliografico: Caron et al., (2013) Royal Society.
L'immagine mostra l'odierna ricostruzione in cui finalmente è possibile distinguere chiaramente la posizione della testa e degli occhi.
I fossili di un antica specie di invertebrato del Cambriano chiamato 'Hallucigenia', erano talmente bizzarri che gli scienziati originariamente lo hanno ricostruito a testa in giù invertendo la parte posteriore con quella anteriore. Ora lo scienziato Martin Smith dell'Università di Cambridge insieme al collega Jean-Bernard Caron dell'Università di Toronto, rivelano su Nature, Martin R. Smith et al., (2015), un quadro più completo di questo singolare verme marino che visse 508 milioni di anni fa (maf), dove ora c'è l'argillite di Burgess sulle Montagne Rocciose del Canada nel Parco Nazionale di Yoho. Lo studio ha permesso agli scienziati di collocarlo con una determinata precisione nell'albero evolutivo degli invertebrati appartenenti al gruppo dei ecdisozoi.

giovedì 25 giugno 2015

Un ritorno del Grande Minimo Solare potrebbe influenzare gli inverni europei ed orientali degli Stati Uniti ma non fermare il riscaldamento globale

L'immagine raffigura le variazioni di temperatura durante l'inverno (da dicembre a febbraio), i giorni di gelo tra (a) CTRL-8.5 (2050-2099) e il periodo storico (1971-2000), (b) le proiezioni future dello studio con i due scenari: EXPT-A e CTRL-8.5 (2050-2099) e (c) EXPT-B e CTRL-8.5 (2050-2099). Qui, i giorni di gelo corrispondono a una temperatura di superficie minima giornaliera <0 °C. La punteggiatura bianca indica un intervallo di confidenza del 95%.

Il grafico mostra i tre scenari futuri delle oscillazioni solari, che comprendono la Radiazione Ultravioletta (UV) e la Radiazione Solare Totale (TSI).  
 
L'immagine evidenzia, tramite le differenti colorazioni, la differenza di temperatura in prossimità della superficie espressa in °C tra (a) EXPT-A e (b) EXPT-B e CTRL-8.5 per il periodo compreso tra il 2050-2099. I contorni bianchi continui indicano l'intervallo di confidenza, quindi una precisione approssimata al 95%.
Una nuova ricerca condotta dal Met Office, pubblicata su Nature Communications, Ineson s. et al. (2015), sostiene che una eventuale riduzione dell'Attività Solare - che non si osservava da secoli - potrebbe aumentare le probabilità di avere inverni leggermente più freschi in Europa e nella zona orientale degli Stati Uniti, tuttavia, questo non provocherebbe un arresto del Riscaldamento Globale.

mercoledì 24 giugno 2015

L'iniezione delle acque reflue ha incrementato il numero di eventi sismici negli Stati Uniti centrali del Sud

 
 
 


Uno studio pubblicato su Science, Weingarten et al., (2015) suggerisce che negli Stati Uniti centrali del Sud si é verificato dal 2009 un aumento senza precedenti di terremoti. Molti di questi sono stati indotti dalle iniezioni delle acque reflue. I ricercatori, hanno realizzato una banca dati esaminando la relazione intercorsa tra l'iniezione delle acque reflue avvenuta negli Stati del centro sud e orientali,  riscontrando che la crescita del tasso degli eventi sismici è associata all'uso dei pozzi di iniezione dei fluidi. Quindi, un elevata frequenza di iniezione dei liquidi (> 300.000 barili al mese) aumenta la probabilità che si verifichi un terremoto rispetto ad un utilizzo inferiore.

sabato 20 giugno 2015

Che differenza c'é tra Meteorologia e Climatologia?


Il grafico di Paleoclimatologia è ovviamente un composito di vari studi assemblati e uniti in modo tale da poter raffigurare la media della temperatura terrestre rilevata nell'arco dell'Eone Fanerozoico. Fonte: Glen Fergus - Wikipedia

Questo grafico di Meteorologia pubblicato sul sito del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare mostra un modello di previsione meteo dal primo giorno (G1) al settimo (G7), con la relativa percentuale di successo divisa da quella ascrivibile alle false segnalazioni di previsione della pioggia su scala locale in determinato territorio. Fig 2.  
Come spiega il sito del National Snow and Ice Data Center e della NASA, le previsioni meteo cercano di rispondere a diverse domande: Quale sarà la temperatura di domani? Pioverà? Quanta pioggia avremo? Ci saranno temporali. Oggi la maggior parte delle previsioni del tempo, che appartengono alla disciplina della Meteorologia, devono essere basate su dei modelli che includono le osservazioni della pressione atmosferica, della temperatura, dell'umidità e dei venti, per produrre la migliore stima delle condizioni atmosferiche attuali e future. In seguito, un meteorologo osserva l'insieme dei risultati prodotti dal modello per capire lo scenario più probabile. L'accuratezza delle previsioni meteorologiche dipende sia il modello che dalla capacità del previsore. Le previsioni meteorologiche a breve termine sono precise per un massimo di una settimana Fig. 2. Le previsioni a lungo termine, come ad esempio le previsioni stagionali, tendono ad utilizzare le relazioni statistiche tra le proiezione dei grandi fenomeni climatici come El Niño e la Niña, le precipitazioni e la temperatura che si prevederà, quindi, come sarà il tempo tra 1 e/o 6 mesi.  La  Climatologia studia il tempo osservato in una determinata zona geografica o su scala globale su un periodo che comprende un arco temporale minimo di 30 anni. I dati della climatologia, includono le statistiche sulle informazioni meteo che ci illustrano il tempo ordinario, così come la gamma di condizioni meteorologiche estreme in una data area. Si parla di cambiamenti climatici in termini di anni, decenni e secoli. Gli scienziati studiano il clima per cercare le tendenze o i cicli di variabilità, come i cambiamenti nei modelli del vento, delle temperature superficiali dell'Oceano, e le precipitazioni sul Pacifico Equatoriale rappresentate da El Niño e La Niña, e anche per comprendere cicli o altri fenomeni in un quadro a lungo termine come i Cambiamenti Climatici permanenti.

giovedì 18 giugno 2015

Lo stato delle 37 falde acquifere presenti sotto terra

Questa infografica, realizzata utilizzando i dati del Satellite NASA GRACE (2003-2013), mostra la progressiva riduzione delle acque sotterranee riconducibile alle 37 falde acquifere più grandi presenti sotto la Terra. Di queste, 21 hanno superato il limite di sostenibilità e sono in via di esaurimento, 13 sono in difficoltà e minacciano la sicurezza idrica regionale.

domenica 14 giugno 2015

Record di temperatura relativi ai 10 anni più caldi e più freddi registrati dal 1880 al 2010

Una GIF animata reallizzata dal NASA Climate Change mostra i record di temperatura relativi ai 10 anni più caldi e più freddi registrati dal 1880 al 2010.

venerdì 5 giugno 2015

L'inquinamento dell'aria in Italia causa 30.000 decessi ogni anno

Questa Mappa mostra i valori di PM2.5 misurati in ogni Regione.
Decessi attribuibili all'inquinamento da Ozono in Italia.


Concentrazione dell'Ozono nei mesi più caldi e impatto Sanitario.Nel 2005, su 36.000 decessi per patologie a carico dell’apparato respiratorio, 1.707 sono risultati attribuibili all’esposizione a ozono nel periodo caldo (aprile-settembre); di questi, il 52% (882 decessi) si sono osservati tra i residenti al Nord. Nello scenario 2020 è previsto un calo della mortalità in Italia del 22,7% (1.320 decessi).  
Decessi attribuibili a PM2.5.
Tassi di mortalità rilevati per Regione attribuiti alle PM2.5.

Giovedì 4 giugno, nell’Auditorium del Ministero della Salute, sono stati presentati i risultati relativi all'inquinamento causato dal particolato fine (PM2.5), biossido di azoto (NO2), Ozono (O3), e alle emissioni dovute al traffico veicolare (NOx) nell’ambito del progetto VIIAS (Valutazione Integrata dell’Impatto su Ambiente e Salute dell’inquinamento atmosferico).

mercoledì 3 giugno 2015

L'anidride carbonica supera il calore generato dalla combustione delle fonti fossili

Questa figura mostra la proporzione tra il riscaldamento accumulato a causa dell'anidride carbonica atmosferica rispetto al riscaldamento generato dalla combustione del carbone, del petrolio e dagli impianti di gas nel corso del tempo. Fonte: Xiaochun Zhang/Ken Caldeira

Le emissioni di calore e di anidride carbonica prodotte dalla combustione delle fonti fossili dal 1750 al 2000.
Secondo un nuovo studio pubblicato su Geophysical Research Letters, Zhang, X., and K. Caldeira (2015),  il calore generato dalla combustione di un combustibile fossile, viene superato nel giro di pochi mesi, dal riscaldamento causato dal rilascio in atmosfera della relativa anidride carbonica.